A

Organismo pubblico operante con riferimento all’intero territorio regionale, istituito con L.R.23/2011, cui sono state riattribuite le funzioni delle vecchie agenzie Provinciali, soppresse in base alla L.191/2009. Esso è dotato di autonomia amministartiva, contabile e tecnica ed opera “nel rispetto dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza”.

Sede all’interno della quale si verifica lo scorrimento delle acque fluviali.

E’ la metodologia che consente di valutare l’impatto ambientale complessivo di un prodotto, prendendone in considerazione l’intero ciclo di vita, a partire dalle attività relative all’estrazione e al trattamento di materie prime, ai processi di fabbricazione, al trasporto, alla distribuzione, all’uso, ai ricicli e riutilizzi e allo smaltimento finale.

Gas prodotto da tutti i processi di combustione di carburanti e combustibili fossili oltre che da processi naturali; contribuisce alla formazione dell’effetto serra.

B

Parte di territorio che circonda il lago e che a causa della sua pendenza fa da imbuto di raccolta delle acque piovane; quando viene alimentato il ramo diretto prende il nome di bacino imbrifero diretto, mentre se le acque arrivano da rami secondari rispetto al corso d’acqua principale prende il nome di bacino imbrifero indiretto.

Nel processo di transizione della gestione delle fonti idriche locali da Hera S.p.A. a Romagna Acque – Società delle Fonti S.p.A., sono stati definiti “Beni A” gli impianti in proprietà di Romagna Acque – Società delle Fonti S.p.A. dal 2005 e la cui gestione ha avuto inizio dall’1.01.2009; questi impianti differiscono dai “Beni B” per la loro maggiore dimensione/produzione. I “Beni B” infatti sono costituiti dalle fonti minori di produzione locale di acqua potabile (fonti, sorgenti, pozzi drenanti) la cui gestione è passata in capo a Romagna Acque – Società delle Fonti S.p.A. il 01.01.2011.

C

Insieme di operazioni necessarie alla preparazione di un campione, ovvero la quantità di sostanza o la parte di un materiale che dovrà essere sottoposta ad analisi e che dovrà rappresentare significativamente l’intera sostanza o il materiale di appartenenza

Operazione eseguita con l’ausilio di particolari impianti per il prelievo e l’utilizzo di acque sotterranee o superficiali.

Documento aziendale, istituito a seguito della Legge n°273 dell’11/07/1995 successivo D.P.C.M. del 29/04/1999, dimensionata al proprio ruolo, per corrispondere alle necessità di un rapporto collaborativo e dialettico con i cittadini, gli utenti, con le Associazioni dei consumatori e le agenzie d’ambito territoriale.

Impianto che converte l’energia cinetica in energia elettrica.

Trattamento di natura chimico-fisica apportato sulle acque da potabilizzare, che consiste sostanzialmente nella rimozione delle sostanza sospese sedimentabili e non sedimentabili.

Unità di misura dell’energia elettrica, è pari all’energia prodotta o consumata in 1 ora alla potenza di 1 Kw da una macchina. 1 KWh corrisponde circa a 3,6 MJ.

Stadio di maturità e di equilibrio relativamente stabile con l’ambiente esterno. Il rapporto ottimale fra suolo, vegetazione e clima, realizza per intero quel fluire ininterrotto ed armonico di reazioni chimico-fisiche e biologiche che, interessando praticamente tutti gli elementi nutritivi, costituiscono la premessa e la base dello stato di fertilità.

“Carta costituzionale dell’impresa”; carta dei diritti e dei doveri morali che definisce la responsabilità etico-sociale di ogni partecipante all’organizzazione imprenditoriale

Invaso, bacino o corso d’acqua superficiale/sotterraneo nel quale vengono fatte confluire acque reflue.

Insieme delle regole in base alle quali le imprese sono gestite e controllate.

D

Deflusso minimo d’acqua che garantisce, nel corso d’acqua dove si preleva, un quantitativo di acqua tale da non precludere le condizioni di vita dell’ecosistema stesso.

Distribuzione all’ingrosso di acqua potabile al gestore del servizio dell’utente finale.

E

Scarico di sostanze (solide, liquide o gassose) nell’ambiente prodotte da attività umane.

Inquinanti gassosi rilasciati nell’atmosfera attraverso la combustione di carburanti fossili, o attraverso altre vie, che ampliano l’effetto serra.

Potenziale di aggressione all’ozono di una sostanza espresso in un ammontare equivalente di CFC-11

F

Deposito d’acqua che si raccoglie in strati porosi del sottosuolo, costituiti ad esempio da sabbie e ghiaie, e che viene alimentato dalle precipitazioni atmosferiche attraverso processi di infiltrazione. Le acque della falda acquifera mantengono in genere una temperatura costante, prossima alla temperatura media delle rocce che le ospitano. Le falde più profonde mantengono la propria posizione indisturbate, spesso anche per milioni di anni, mentre quelle più superficiali sono coinvolte nel ciclo idrologico, delle quali costituiscono un importnate componente

Cavo costituito da una sottile fibra di vetro o silicio che consente il trasporto di informazioni sotto forma di raggio di luce.

Discussione guidata da un moderatore specializzato che ha lo scopo di individuare gli atteggiamenti, i comportamenti delle persone nei confronti di un determinato argomento, nonché di approfondire e spiegare le motivazioni che sottendono ai medesimi; motivazioni che difficilmente sarebbero potute apparire in un sondaggio.

G

Istituzione il cui scopo è sviluppare e diffondere l’applicazione per una rendicontazione socio-ambientale.

Il gruppo di studio il cui scopo è sviluppare e diffondere l’applicazione per una rendicontazione socio-ambientale.

H

L’habitat è una unità ecologica più o meno autonoma ossia in grado di sostenersi e autoregolarsi, adattandosi ai cambiamenti dell’ambiente. L’habitat costituisce anche lo spazio fisico entro il quale vivono le specie animali e vegetali tipiche di quell’habitat: gli habitat costituiscono “l’indirizzo” dove una specie vegetale o animale abita; quindi ad un determinato habitat corrispondono solo ed esclusivamente determinate specie, che sono tipiche di quell’habitat. Ad habitat diversi corrispondono quindi specie diverse.

I

Misura di performance, sia qualitativa che quantitativa.

Indicatori utilizzati a discrezione dell’organizzazione che effettua il reporting.

Indicatore obbligatorio per la pubblicazione di un report secondo le linee guida GRI.

Volume d’acqua pari alla capacità di un serbatoio idrico.

Norma tecnica internazionale riguardante la certificazione dei sistemi di gestione aziendale.

Norma tecnica internazionale riguardante la certificazione dei sistemi di gestione della qualità.

M

Ragion d’essere dell’impresa. Individua gli obiettivi di fondo, gli scopi preminenti che l’impresa, attraverso la sua attività tenta di perseguire.

O

Linea guida, riconosciuta a livello internazionale, riguardante la certificazione dei sistemi di gestione per la Sicurezza e Salute sui luoghi di lavoro.

Opere idrauliche che consentono il prelievo di portate idriche a scopi potabili.

P

Piano dove vengono espressi gli obiettivi di qualità, ambiente e sicurezza annuali per ogni singolo servizio aziendale.

Liquido isolante usato in apparecchiature elettriche (trasformatori).

Linee di indirizzo, solitamente scritte, che un’organizzazione adotta per affrontare in modo positivo e coerente le proprie problematiche di impatto.

Insieme dei trattamenti rivolti a rendere potabili le acque, quindi a renderle utilizzabili scopo alimentare, evitando danni alla salute.

Sistema di prevenzione della corrosione delle tubazioni metalliche interrate mediante l’applicazione di un potenziale elettrico negativo.

R

Insieme delle responsabilità sociali, ambientali ed economiche di cui l’impresa deve farsi carico per rispondere alla aspettative legittime dei propri stakeholder.

La rete di adduzione ha il compito di coinvolgere l’acqua potabilizzata agli impianti di produzione verso i serbatoi e/o le reti di distribuzione.

Secondo il D.Lgs n°22 del febbraio 1997 (Decreto Ronchi), sono rifiuti non pericolosi quelli che non rientrano nell’apposita lista allegata dal Decreto stesso.

Secondo il D.Lgs n°22 del febbraio 1997 (Decreto Ronchi), sono pericolosi i rifiuti individuati da una apposita lista allegata dal Decreto stesso.

Energia sotto forma di onde sonore, capace di determinare una perturbazione fisica nel mezzo di propagazione percepibile dall’uomo o dagli animali.

S

Portatore di interesse, persona o gruppo di persone aventi un interesse nelle prestazioni o nel successo di un’organizzazione.

Abbassamento del suolo conseguente all’abbassamento del livello acquifero sotterraneo derivante dallo squilibrio tra la velocità di estrazione delle acque profonde ed i tempi naturali di ricarica della falda.

“Lo sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità per le generazioni future di soddisfare le proprie necessità”. Rapporto Bruntland, 1987.

V

Rappresenta la ricchezza creata complessivamente dall’impresa e distribuita agli stakeholder o reinvestita all’interno dell’Azienda.

La valutazione di impatto ambientale (comunemente detta VIA) è una procedura volta a considerare gli effetti che possono manifestarsi nell’ambiente in seguito a determinate iniziative di intervento e trasformazione del territorio; trova fondamento nelle nuove strategie in tema di gestione ambientale e che incoraggiano la prevenzione dei danni inflitti all’ambiente anziché limitarsi ad affrontare i problemi a posteriori. Si tratta di un procedimento che non fa parte del sistema autorizzatorio ma appartiene al processo decisionale, quale metodologia di elezione al fine di evitare la realizzazione di opere incompatibili con l’ambiente circostante.

Studio che ha lo scopo di elaborare una metodologia di valutazione che possa essere applicata ad interventi che interessano grandi aree territoriali, con riferimento specifico alla interazione che deve esserci tra la politica di piano e VIA, facendo riferimento ad una zona che subisce una profonda trasformazione in ogni suo aspetto (naturale, sociale, economico…).