L’assemblea dei Soci di Romagna Acque ha approvato all’unanimità il Bilancio 2024. L’assemblea si è svolta in modalità mista, sia in presenza che da remoto.

I DATI DI BILANCIO

I principali dati di bilancio relativi al 2024 indicano un valore della produzione pari a 69.198.563 euro (contro i 62.288.990 del 2023), un utile prima delle imposte di 11.046.896 e un utile netto di 7.918.359 (contro i 5.975.27 dello scorso anno), con un incremento di 1.943.089.

Per quanto riguarda la distribuzione degli utili agli azionisti, il totale degli utili distribuiti ammonta a euro 6.542.235, il che fissa il valore di ogni azione a 9 euro, 3 euro in più rispetto allo scorso anno e a quello precedente.

LA FORNITURA DI RISORSA IDROPOTABILE

Nel corso del 2024, la società ha fornito 111,9 milioni di metri cubi d’acqua, circa 1,5 milioni in più rispetto al 2023.

Al seguente link è possibile seguire l’andamento idrologico annuo completo del 2024: https://www.romagnacque.it/acqua-in-diretta/andamento-idrologico-annuo/

Ad inizio 2024 il livello di invaso della diga di Ridracoli era pari a 547,4 m s.l.m. (al di sotto della quota di tracimazione) il che ha comportato nel mese di gennaio un contenimento delle produzione da Ridracoli. Successivamente il positivo andamento idrologico dei primi mesi dell’anno ha determinato apporti alla diga in entità tali da raggiungere nella primavera il livello di sfioro; le precipitazioni di fine giugno hanno apportato volumi inconsueti per il periodo (circa 2.5 mln di mc); analogamente le precipitazioni del periodo settembre – dicembre hanno comportato un volume minimo di invaso annuale pari a circa 16,5 mln di mc (metà settembre)  ed un volume pari a circa 30,5 mln di mc a fine dicembre 2024. In tale contesto è stato possibile programmare produzioni superiori rispetto alle medie erogate nello stesso periodo di anni precedenti.

Va aggiunto che il primo trimestre 2025 è stato caratterizzato da precipitazioni che hanno portato a inizio marzo il livello della diga di Ridracoli alla massima capacità di invaso e quindi allo sfioro. L’andamento idrologico positivo in questa prima parte del 2025 ha portato una massimizzazione dell’utilizzo della risorsa di Ridracoli ed una contrazione dell’utilizzo di risorsa da falda e da Po. Ad oggi si può ritenere ragionevole stimare un prelievo da Ridracoli per l’anno 2025 in linea rispetto al budget, che è fissato in 52 milioni di metri cubi. Vista la carenza idrica che sta diventando un elemento caratterizzante le ultime stagioni estive rimane strategico preservare la risorsa Ridracoli adottando un atteggiamento prudenziale sull’utilizzo di questa risorsa.

LE RINUNCE TARIFFARIE

Come ormai accade da anni, Romagna acque continua ad assentire alla proposta di ATERSIR legata ad una serie di rinunce tariffarie, sia ordinarie che straordinarie, che permettono di mantenere più bassa la tariffa dell’acqua all’ingrosso. Nel 2024, il totale delle rinunce ammonta a 8.969.930 euro;

In generale, nel periodo 2024-2029, per effetto delle suddette rinunce, le tariffe dell’acqua all’ingrosso saranno più basse per oltre 31 milioni.

 

IL PIANO DEGLI INVESTIMENTI

I principali interventi realizzati nel corso del 2024 e le prospettive di intervento sul 2025:

–      L’intervento principale dal punto di vista strategico rimane la “Terza Direttrice”, ovvero la condotta Standiana-Forlimpopoli-Casone-Torre Pedrera, per cui è stata avviata la progettazione definitiva

–      E’ prevista la realizzazione di un ampliamento della sede forlivese, con la costruzione di un nuovo edificio adiacente all’attuale, che verrà realizzato entro il 2029, per un costo complessivo di 2 milioni e mezzo.

–      Fra i principali interventi già pianificati per gli anni futuri, con entrata in esercizio dopo il 2030, vanno segnalati il potenziamento delle opere di captazione ed adduzione a servizio del comune Portico San Benedetto e il Raddoppio della condotta costiera Rimini-Cattolica: che consentirà di mantenere invariate le capacità di erogazione dell’Acquedotto della Romagna nell’area di Rimini anche in caso di fuori servizi prolungati della condotta costiera e rendere il sistema di adduzione di acqua potabile più resiliente rispetto ad eventi che possano ridurre la capacità di erogazione delle fonti locali.

 IL SETTORE ENERGETICO

Nel 2024 i kWh acquistati di energia elettrica sono stati pari a 35.196.673 KWh, cui si aggiungono 2.110.927 kWh consumati in autoproduzione da impianti idroelettrici e fotovoltaici. La fornitura di energia elettrica 2024 è avvenuta a prezzo variabile, scelta più efficiente in considerazione della volatilità del costo dell’energia. Il prezzo dell’energia, oltre ad essere ancora superiore rispetto ai valori pre-crisi energetica, ha subito, in particolare nell’ultimo trimestre dell’anno per effetto del rialzo del prezzo del gas, un leggero incremento.

Per quanto riguarda la vendita di energia da Fonti Rinnovabili, il consuntivo 2024 evidenzia ricavi netti pari ad oltre 1,2 mln/euro a fronte di circa 9 mln/kWh venduti; i ricavi sono inferiori al bdg di 0,15 mln/euro e superiori al consuntivo 2023 di 0,1 mln/euro. Nel 2024 i ricavi sono rimasti pertanto pressoché uguali al 2023.

IL PROGETTO DEGLI ASSET

Si tratta del progetto che prevede il conferimento a Romagna Acque della proprietà dei rami di aziende romagnole che contengono le reti idriche. Le società interessate dal Progetto, i cui enti locali soci sono anche soci di Romagna Acque, sono Amir S.P.A. Società Italiana Servizi S.p.a, Unica Reti SpA,  Team SRL e Ravenna Holding s.p.a. Il nuovo assetto entrerà in vigore a far data dal 1 gennaio 2026.

Il progetto di conferimento sotto il profilo del diritto societario si inquadra come un aumento di capitale sociale di Romagna Acque.

LA NUOVA SOCIETA’ DI REVISIONE

L’assemblea ha anche ratificato l’accordo con la società che si occuperà della Revisione per il prossimo triennio: si tratta della Deloitte & Touche, una delle più note realtà del settore a livello mondiale.

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE

Ecco il commento del presidente, Tonino Bernabè. “Il prossimo anno, Romagna Acque compirà 60 anni di vita, a partire dalla costituzione del Consorzio Acque nel ’66. Ci stiamo preparando a divenire entro il 1 gennaio 2026 la patrimoniale unica della Romagna (raddoppiando nella sostanza i valori patrimoniali mediante il conferimento delle reti idriche romagnole) e al rinnovo della concessione in scadenza al 31.12.2027 per i servizi di captazione, potabilizzazione e distribuzione primaria per gli usi civili.

Dopo aver affrontato l’azione programmatoria in risposta alla variabilità climatica che ci ha visto gestire annate siccitose (tra le ultime degne di nota il 2017 ed il 2022), gli eventi estremi (l’alluvione del maggio 2023 e le piogge intense di settembre e ottobre 2024), l’aumento dei costi energetici (2022, 2023) e la spinta inflattiva che impatta sugli acquisti delle materie prime e sulla gestione dei lavori pubblici, dobbiamo saper guardare al futuro con fiducia, facendo crescere, efficientando e sostenendo il ricambio generazionale di Romagna Acque anche a fronte del progressivo turn over del personale interno.

Servono competenze, passione, volontà e fiducia, nonché una gestione economico-finanziaria in equilibrio e che produca valori economici in grado di sostenere gli investimenti di cui la Romagna ha bisogno, per prevenire i rischi e gli effetti negativi dei cambiamenti climatici.

L’unità dei Soci pubblici, ad iniziare dai Comuni, la buona gestione, le tante azioni ottenute, gli obiettivi realizzati, le performance conseguite, ci danno forza e ancora maggiore determinazione”.