Più di 150 persone hanno partecipato, al Salone Comunale di Forlì, all’annuale presentazione del Bilancio Integrato di Romagna Acque, relativo al 2023.
Introdotta dal sindaco di Forlì Gian Luca Zattini – che ricordato nel suo intervento la lungimiranza degli amministratori che vollero costruire la Diga di Ridracoli e la necessità di pensare per tempo alle possibili infrastrutture del futuro – la giornata si è sviluppata con la relazione del Presidente, Tonino Bernabè, e la presentazione da parte del direttore generale Gian Nicola Scarcella del Bilancio integrato: un documento redatto in maniera semplice e chiara, seguendo le indicazioni fornite dal GRI (Global Reporting Initiative), che può essere consultato da qualsiasi lettore che voglia approfondire le tematiche ambientali, economiche, sociali dell’azienda.
Di seguito, è andata in scena una tavola rotonda intitolata “L’acqua che verrà – Nuovi approcci e opportunità per il settore idropotabile”, che – visti i drammatici eventi atmosferici dell’ultimo anno – si è basata molto sulle risposte che si possono dare al tema dell’emergenza e dei cambiamenti climatici, anche da parte di chi si occupa di acqua.
Ne hanno parlato i vertici di Utuilitalia (il presidente Filippo Brandolini in apertura, la direttrice del Settore Acqua, Tania Tellini, in chiusura); Donato Berardi di REF Ricerche ha articolato il suo discorso sui diversi fronti in cui si articola il tema del servizio idrico integrato; il professor Armando Brath, della Struttura Commissariale Scarsità Idrica, rappresentando anche il commissario Nicola Dell’Acqua (purtroppo assente per motivi di servizio) ha spiegato le modalità operative della struttura commissariale; il professor Davide Pettenella dell’Università di Padova e Raoul Romano di CREA hanno invece fornito spunti di riflessione molto interessanti sul rapporto fra la gestione del territorio e dell’ambiente naturale – soprattutto in ambito forestale e montano – e sue le conseguenze anche sulla stabilità idrogeologia dei corsi d’acqua e quindi della pianura.