Nel corso della recente assemblea di bilancio la dirigenza di Impronta Etica (organismo di cui Romagna Acque fa parte), ha proposto di aderire a una Lettera Aperta al Presidente del Consiglio Conte – scritta da Fulvio Rossi, presidente di CSR Manager Network – in cui si chiede di ripartire, al termine dell’emergenza Coronavirus, mettendo al centro delle attività economiche l’attenzione alla sostenibilità.

La ripresa dall’emergenza è una grande sfida, che contiene una grande opportunità – si legge nel documento -: costruire un futuro migliore del mero ritorno a un passato comunque denso di problemi, che si riproporrebbero ben presto come limiti alla costruzione di una sana e duratura prosperità”. 

E ancora: “Dall’esigenza di restare a casa abbiamo anche tratto alcuni segnali utili a ridisegnare il futuro, anche nell’organizzazione delle imprese: la possibilità di ricorrere allo smart working in modo più esteso che in precedenza, che rappresenta non solo un aiuto per il distanziamento sociale nella fase di ripresa, ma anche una chance di migliore equilibrio tra lavoro e vita lavorativa; la necessità di una relazione più integrata e rigorosa con la catena di fornitura; l’imperativo di salvaguardare la salute e la sicurezza sul posto di lavoro”. 

Ecco dunque i punti dell’appello a Conte:

  • “perché l’azione di Governo si orienti con la bussola della sostenibilità anche nella fase di ricostruzione dell’economia; 
  • perché il nostro Paese imbocchi con decisione la strada della decarbonizzazione e dell’economia verde, dove già vanta eccellenze, facendone il catalizzatore della crescita dell’occupazione e dell’inclusione sociale; 
  • perché il sistema finanziario e le politiche pubbliche premino le attività che più rispondono ai bisogni sociali e del contrasto al cambiamento climatico; 
  • perché le imprese che adottano strategie coerenti con gli obiettivi dello sviluppo sostenibile siano guardate e seguite come un esempio virtuoso. 

Perché l’Italia di domani sia migliore, non solo di oggi, ma anche di ieri”. 

La proposta di adesione è stata approvata dai soci di Impronta Etica all’unanimità.