Il consiglio di amministrazione di Romagna Acque ha approvato l’affidamento della progettazione esecutiva del secondo stralcio dei lavori per il collegamento del canale Carrarino con la canaletta RSI (ex “canaletta ANIC”).

Si ricorda che attualmente la rete idrica della città di Ravenna è alimentata da due impianti di potabilizzazione: il NIP1, ubicato in zona Bassette, realizzato negli anni ’70 ed il potabilizzatore della Standiana, completato nel 2015. L’impianto di potabilizzazione NIP1 è alimentato dalla canaletta RSI, realizzata sul finire degli anni ’50 per fornire acqua al polo industriale ravennate dove è collocato anche il potabilizzatore. 

La canaletta ANIC deriva acqua direttamente dal fiume Reno e, attraverso una serie di canali tributari, anche dal fiume Lamone.

I canali tributari che attualmente derivano l’acqua dal Lamone verso la canaletta RSI sono il canale Carrarino ed il canale Fossatone, i quali necessitano di interventi periodici di sistemazione degli argini, in quanto gli stessi risultano in gran parte erosi con conseguenti allagamenti nei campi circostanti e relativi danni alle colture nonché spreco di risorsa idrica pregiata.

Il progetto prevede di adeguare la rete di canali senza alterare la funzionalità di alimentazione idrica della zona umida di Punta Alberete, consentendo inoltre la razionalizzazione del sistema di alimentazione di gran parte delle zone umide di Ravenna.

Gli interventi si rendono necessari per separare il vettoriamento di risorse a scopi idropotabili ed industriali da quello a fini naturalistici; infatti i diversi usi hanno regimi di funzionamento stagionale differenti e la cessazione dell’uso del Canale Carrarino Nuovo e del Canale Fossatone per l’alimentazione degli usi civili ed industriali potrà permettere di adottare una regolazione dei livelli in questi due canali finalizzata ai soli usi naturalistici, evitando ad esempio rischi di rottura degli argini nei periodi estivi quando l’oasi di Punte Alberete non viene alimentata per permettere l’effettuazione di sfalci per il mantenimento della vegetazione. 

La separazione degli usi, grazie alla motorizzazione delle paratoie ed all’adozione di sistemi di telecomando e controllo sull’asta del Canale Carrarino, potrà permettere una più efficace e rapida regolazione dei livelli, con una risposta molto più veloce a richieste di variazione di portata, in funzione delle esigenze acquedottistiche oggi invece condizionate dai lunghi tempi di transito nel sistema Canale Carrarino Nuovo e Canale Fossatone. 

Nel contempo, la veicolazione diretta delle acque ad uso potabile ed industriale nel canale Carrarino fino alla canaletta RSI lascerà nel canale Carrarino Nuovo e nel Fossatone la sola circolazione delle acque ad usi ambientali: con una notevole diminuzione delle velocità di flusso, un aumento dei tempi di permanenza ed un conseguente miglioramento della capacità di fitodepurazione del corpo idrico e una possibile diminuzione della biomassa indecomposta, prima che le acque raggiungano Punte Alberete.

E’ inoltre importante sottolineare che l’alimentazione della Valle Mandriole (detta anche Valle della Canna) sarà migliorata, con la realizzazione quale misura di compensazione ambientale, del ripristino del sifone di collegamento tra il canale Carrarino e la valle, che attualmente è fuori servizio; tale intervento consentirà anche una migliore circolazione delle acque all’interno della valle in quanto attualmente l’alimentazione avviene dallo stesso lato dello scarico (margine settentrionale) con conseguenti problematiche di circolazione dell’acqua. Il ripristino del sifone verrà realizzato con la posa di una nuova condotta con la tecnica della Trivellazione Orizzontale Controllata (TOC) senza scavi in superficie.

Il progetto è attualmente nella fase di raccolta delle autorizzazioni ed è in corso presso la Regione la Valutazione di Impatto Ambientale, che si auspica possa essere conclusa entro l’estate.

Il progetto completo potrà essere realizzato dopo la conclusione della progettazione esecutiva e l’effettuazione della gara d’appalto a partire dalla fine del 2021. 

E’ tuttavia possibile anticipare una prima parte dei lavori appena sarà conclusa la procedura autorizzativa. Quindi, appena terminata la fase autorizzativa, già nell’autunno del corrente anno potranno partire i lavori che permetteranno di eseguire il ripristino del sifone di collegamento tra il canale Carrarino e la Valle Mandriole. Questi primi lavori, salvo imprevisti, potranno essere conclusi entro la fine dell’estate 2021, permettendo di dare un significativo contributo per evitare il ripetersi dei fenomeni di degrado ambientale che hanno interessato la Valle Mandriole alla fine dell’estate del 2019.